Lunedì 29 Febbraio 2016, ore 21.00 presso la sede RAF, appuntamento da non perdere, per la serie di incontri "Stasera parliamo di..."
Non ha più senso ormai parlare ancora del titanico scontro tra fotografia analogica e digitale decretando un vincitore, come non ha più senso parlare delle differenze tra Neo-Pittorialismo e Stright-Photography tra Lomography e Fine Art Printing.
Fotografare, “disegnare con la luce”; è una forma d’arte e come tale cambia, si modifica con i ritmi del tempo, delle mode, delle tendenze, del progresso scientifico, della ricerca.
Analogico e digitale non sono in contrapposizione, sono due differenti modi di ottenere impronte di luce.
La vera abilità è saper scegliere quale è più congeniale alla propria ricerca visiva.
Nel 2003 per la prima volta le vendite di fotocamere digitali superarono quelle degli apparecchi analogici, nel 2015 il 40% dei fotoamatori evoluti che usa la pellicola ha meno di 30 anni e le vendite di materiali analogici mostrano una crescita a doppia cifra.
Una pubblicità all’inizio degli anni 70 di una nota multinazionale produttrice di apparecchi fotografici recitava: “…è difficile definire a quale punto tu smetti di decidere e comincia la macchina… ovvero quando tu sei la macchina e la macchina è te..”. Tutto era analogico e meccanico la massima aspirazione era poter vantare l’uso di mezzi tecnologicamente e sbalorditivamente innovativi ed automatizzanti; oggi un file RAW potrebbe essere paragonato ad una tela di un pittore metafisico o impressionista se abilmente spennellato in postproduzione.
Ma la pellicola ha ancora un posto nella cultura e nella società?
In una società che si è riscoperta amante del Vintage e che ha capito che “nuovo” non è sempre sinonimo di “migliore” l’apatia, la pigrizia e la facilità digitali non hanno di certo sopito e offuscato il fascino di scattare foto con apparecchi meccanici su pellicola e stamparle su carta chimica come facevano i maestri.
Facendoci tentare ed affascinare dalla fotografia analogica potremmo sorprenderci di quanto tecniche lontane più di un secolo, usate per congelare quegli attimi di luce che colpiscono i nostri più cari soggetti, siano vicine e possano addirittura convivere in uno scatto formidabile.
La luce è lì; deve solo essere registrata. A noi la scelta del mezzo…. La fotografia è un gioco facile a patto di avere qualcosa da dire.
Serata libera aperta a tutti
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